mercoledì 29 settembre 2010
IL PD SI INTERESSA ALLA "QUESTIONE RESIANA"
In seguito all'incontro tra autorevoli esponenti del Partito democratico, la minoranza consigliare ed alcuni cittadini di Resia tenutosi agli inizi del mese di settembre, l'onorevole Ivano Strizzolo, giovedì 16 settembre, ha presentato un'interrogazione parlamentare a risposta scritta, co-firmata dagli onorevoli Alessandro Maran ed Ettore Rosato del Partito Democratico ed indirizzata alla presidenza del Consiglio dei ministri ed al Ministero dell'Interno.
Nell'interrogazione i parlamentari del Friuli Venezia Giulia premettendo che «con il decreto del Presidente della Repubblica 12 settembre 2007 il comune di Resia è stato inserito nell'elenco dei territori di insediamento della minoranza slovena», in base alle procedure previste dalla legge n. 482/1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche e dalla legge n. 38/2001 che contiene norme per la tutela della minoranza linguistica slovena nella regione Friuli Venezia Giulia», sostengono che «di conseguenza, vanno applicate al comune le disposizioni delle due leggi sopracitate, mentre ai cittadini del comune vanno garantiti i diritti individuali in esse previsti. Per adempiere alle disposizioni di legge – ricordano i tre parlamentari – il comune ha usufruito dei contributi previsti per le singole attività».
«Dopo l'approvazione della legge regionale 26/2007 sulla tutela della minoranza linguistica slovena – si legge ancora nell'interrogazione –, ma in particolare negli ultimi mesi sono in corso nel comune vivaci polemiche rispetto alla presenza della minoranza linguistica slovena e alla specificità linguistica resiana; tali polemiche hanno assunto toni molto accesi e aggressivi in occasione del rilascio della prima carta d'identità bilingue italiano - sloveno, richiesta – come previsto dalla legge n. 38 del 2001 – da un cittadino del comune di Resia, che ha subito, in seguito a questa più che legittima richiesta, intimidazioni e gravi minacce personali».
Nell'interrogazione viene affrontata anche l'iniziativa dell'Amministrazione comunale di Resia che «ha distribuito tra i propri residenti un questionario che conteneva domande riguardanti l'appartenenza etnica, religiosa, linguistica ed altre domande di questo tenore».
Attraverso tale questionario, sostengono i firmatari dell'interrogazione indirizzata al Governo, «anche se dichiarato anonimo, si può facilmente risalire all'identità del singolo cittadino, visto che si sta parlano di una popolazione limitata (1.285 residenti) e le domande di carattere personale sono molto dettagliate e che, pertanto, si tratta di anonimato fittizio; i dati rilevati dal questionario (in particolare, la fede religiosa e l'appartenenza etnica) fanno parte dei cosiddetti dati sensibili di cui all'articolo 22 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e riguardano, comunque, la sfera privata di ogni individuo, per cui possono essere raccolti eventualmente solo previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali».
In base a queste premesse i deputati del Pd chiedono «se il ministro sia stato informato dei fatti rappresentati e del clima di intolleranza che si sta pericolosamente diffondendo nel comune di Resia; se le manifestazioni di protesta svoltesi davanti al municipio di Resia contro il cittadino che ha richiesto la carta d'identità bilingue abbiano formulato oggetto di comunicazione alla Questura; se e come il Ministro intenda agire per quanto di competenza per fare rispettare le leggi di tutela della minoranza linguistica slovena ed in particolare dei diritti individuali dei cittadini, appartenenti a tale minoranza, ristabilendo nel rispetto delle diverse sensibilità linguistiche e culturali presenti sul territorio un clima di convivenza nello spirito europeo, come recentemente auspicato nell'incontro storico a Trieste dai tre Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia».
Molti dei cittadini di Resia non possono che essere contenti di questo interresamento del PD che dimostra come la questione della minoranza linguistica slovena non trovi opinioni univoche tra gli abitanti della Val Resia, come si vuol far credere.
P.S. Il Messaggero Veneto di oggi ospita un articolo dedicato a questa questione a firma di Alessandro Cesare.
La fotografia dell'On Strizzolo è tratta dal web.
Sandro Quaglia
lunedì 27 settembre 2010
BANDIERA VERDE!
Il Comitato spontaneo “No alla centralina idroelettrica Resia_2 Ponte Rop” ha ricevuto sabato 18 settembre, la “Bandiera Verde” di Legambiente!
Uno dei più bei corsi d’acqua del Friuli, uno degli ultimi rimasti ancora allo stato naturale, caro al cuore dei resiani e non solo, festeggia in questo modo lo scampato pericolo di vedere una delle parti più interessanti del suo corso, popolato da specie ittiche tutelate a livello europeo (trota marmorata, temolo, gambero d’acqua dolce, etc.) e classificato come “geosito di interesse regionale”, profondamente compromesso dall’entrata in funzione di una centrale idroelettrica.
Nello scorso inverno, un potente Consorzio Industriale (il COSINT di Tolmezzo) presentò infatti un progetto per la captazione a scopo idroelettrico delle acque del fiume, allettando l’Amministrazione Comunale con la possibilità di ottenere un nuova entrata per il suo magro bilancio. In molti pensarono al peggio: la realizzazione della centrale idroelettrica avrebbe ridotto in secca per gran parte dell’anno uno dei tratti più belli del fiume, a valle del Ponte Rop, frequentato ogni estate da migliaia di persone. Dati gli interessi coinvolti, la battaglia che si prospettava per gli amanti del fiume ricordava quella di Davide contro Golia.
Se il progetto alla fine è stato ritirato e se il Consorzio Industriale ha dovuto ritornare sui suoi passi, è essenzialmente per merito dei cittadini della Valle, ed in particolare di molti giovani, che si sono costituiti in Comitato, hanno organizzato incontri per informare la popolazione, hanno promosso assemblee pubbliche, hanno coinvolto esperti ed associazioni ambientaliste, raccogliendo migliaia di firme in calce ad una petizione che ha spinto anche l’Amministrazione Comunale a cambiare atteggiamento.
Grazie a loro il Resia, per ora, è salvo e si può parlare di nuove iniziative per la valorizzazione del fiume in chiave di turismo sostenibile.
L’azione esemplare del Comitato è stata apprezzata a livello nazionale, tanto da ottenere l’assegnazione della “Bandiera Verde” nell’ambito della campagna “Carovana delle Alpi” promossa da Legambiente. Sabato 18 settembre c’è stata la consegna ufficiale di questo riconoscimento.
E’ stata un’opportunità per ringraziare tutte le persone che hanno partecipato alla raccolta delle firme per l’opposizione alla realizzazione del progetto e all’invio di centinaia e centinaia di cartoline dal titolo “La Val Resia non esiste senza il Resia” alla Regione, proprio per scongiurare il pericolo di vedersi realizzata tale opera.
Sono state ringraziate le numerose realtà che hanno sostenuto e appoggiato l’attività del Comitato, dal Circolo di Legambiente di Tolmezzo all’Associazione A.C.Q.U.A., dal Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento a tutte le Associazioni di Pescatori Sportivi della Regione e di fuori Regione.
Tutti questi soggetti hanno sostenuto infatti che esistono luoghi che non possono essere venduti perché non hanno un prezzo dato il loro valore inestimabile e vanno difesi e tutelati per la loro importanza; uno di questi è sicuramente il torrente Resia.
Il logo di LEGAMBIENTE è tratto dal web.
domenica 19 settembre 2010
DEBORA SERRACCHIANI A RESIA
A seguito dei gravi episodi di intolleranza verificatisi a Resia durante i mesi di luglio ed agosto, in concomitanza con il rilascio della prima carta d'identità bilingue italiano-sloveno al sig. Gabriele Cherubini oggetto, assieme ad altre persone, di offese, minacce ed intimidazioni che sono l'apice di un clima anti sloveno iniziato nel 2003, alcuni esponenti del Partito Democratico hanno incontrato la minoranza consigliare ed alcuni cittadini di Resia.
Alla riunione, tenutasi venerdì 3 settembre 2010 presso l'albergo “Alle Alpi” a Prato di Resia, sono intervenuti l'Europarlamentare e Segretaria Regionale del Partito Democratico, Debora Serracchiani, l'Onorevole Ivano Strizzolo ed i Consiglieri Regionali Sandro della Mea e Igor Gabrovec.
I temi affrontati, oltre agli avvenimenti sconcertanti legati al rilascio della carta d'identità sono stati il questionario identitario formulato dall'Amministrazione comunale ed inviato a tutte le famiglie residenti nel comune di Resia e la decisione, presa dal Consiglio Comunale, di far uscire Resia dalle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena e di farla rientrare nella minoranza linguistica friulana.
Agli esponenti del Partito Demoratico è stato illustrato come e perchè Resia è inserita nel contesto delle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli Venezia Giulia.
Durante l'incontro è stato più volte ribadito che al resiano ed alla cultura resiana così come a tutti i cittadini della Val Resia, con queste normative, nulla è stato tolto, tanto meno la “storia millenaria”, anzi è proprio con queste leggi che potremo, anche in futuro, conservare la nostra cultura.
La discussione è proseguita con l'analisi delle prospettive per il futuro della comunità resiana come la possibile adesione del comune di Resia nei GECT, i Gruppi europei di cooperazione territoriale, strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea per l'attuazione di programmi o progetti transfrontalieri. In concreto, i comuni di diversi stati, come ad esempio Resia e Bovec, avrebbero la possibilità di unire le loro energie per presentare con più forza richieste di accesso ai fondi europei e ad altri meccanismi di finanziamento.
In conclusione i politici intervenuti hanno manifestato stupore nell'apprendere la gravità dei fatti accaduti ed il perdurare di un clima di odio fomentato da alcuni ed hanno offerto il loro appoggio e la loro solidarietà alle persone coinvolte.
Molto si potrebbe fare a Resia; sicuramente non è sprecando le energie in contrapposizioni che si porterà sviluppo nè si troveranno soluzioni ai problemi ed alle difficoltà delle persone che vivono sul territorio resiano.
Sandro Quaglia
Alla riunione, tenutasi venerdì 3 settembre 2010 presso l'albergo “Alle Alpi” a Prato di Resia, sono intervenuti l'Europarlamentare e Segretaria Regionale del Partito Democratico, Debora Serracchiani, l'Onorevole Ivano Strizzolo ed i Consiglieri Regionali Sandro della Mea e Igor Gabrovec.
I temi affrontati, oltre agli avvenimenti sconcertanti legati al rilascio della carta d'identità sono stati il questionario identitario formulato dall'Amministrazione comunale ed inviato a tutte le famiglie residenti nel comune di Resia e la decisione, presa dal Consiglio Comunale, di far uscire Resia dalle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena e di farla rientrare nella minoranza linguistica friulana.
Agli esponenti del Partito Demoratico è stato illustrato come e perchè Resia è inserita nel contesto delle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli Venezia Giulia.
Durante l'incontro è stato più volte ribadito che al resiano ed alla cultura resiana così come a tutti i cittadini della Val Resia, con queste normative, nulla è stato tolto, tanto meno la “storia millenaria”, anzi è proprio con queste leggi che potremo, anche in futuro, conservare la nostra cultura.
La discussione è proseguita con l'analisi delle prospettive per il futuro della comunità resiana come la possibile adesione del comune di Resia nei GECT, i Gruppi europei di cooperazione territoriale, strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea per l'attuazione di programmi o progetti transfrontalieri. In concreto, i comuni di diversi stati, come ad esempio Resia e Bovec, avrebbero la possibilità di unire le loro energie per presentare con più forza richieste di accesso ai fondi europei e ad altri meccanismi di finanziamento.
In conclusione i politici intervenuti hanno manifestato stupore nell'apprendere la gravità dei fatti accaduti ed il perdurare di un clima di odio fomentato da alcuni ed hanno offerto il loro appoggio e la loro solidarietà alle persone coinvolte.
Molto si potrebbe fare a Resia; sicuramente non è sprecando le energie in contrapposizioni che si porterà sviluppo nè si troveranno soluzioni ai problemi ed alle difficoltà delle persone che vivono sul territorio resiano.
Sandro Quaglia
giovedì 9 settembre 2010
LA SERRACCHIANI A RESIA
Ci siamo incontrati a Resia all'albergo "alle Alpi" di Prato con l'Eurodeputato e Segretaria del PD regionale, Debora Serracchiani, con l'Onorevole Ivano Strizzolo ed i consiglieri regionali del PD Sandro Della Mea e Igor Gabrovec. Molti gli argomenti della discussione. Per il momento solo qualche foto, a breve il comunicato stampa.
Fotografie: Un futuro per Resia
lunedì 6 settembre 2010
Risposta a commento Le Streghe son tornate
Trovo deplorevole giudicare una persona nel suo intimo. Il dolore è un fatto personale e non di esternazione. L'anonimo che scrive lo trovo abbietto-bacchettone ed ignorante sui sentimenti umani.Caro anonimo sei confratello delle streghe. Iside Di Lenardo
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