martedì 4 gennaio 2011
STELLA D'ARGENTO
L’Associazione ViviStolvizza ha consegnato lo scorso 27 dicembre il premio “Stella d’argento della Val Resia” presso la sala consiliare del Municipio a Prato di Resia. Per l’anno 2010, l’Associazione ha ritenuto di premiare il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Udine, Professoressa Cristiana Compagno di Rigolato (UD), per l’interesse ai temi che riguardano lo sviluppo sostenibile delle aree montane. Oltre al Magnifico Rettore, si è ritenuto di premiare anche la maestra Dorina Di Lenardo di Resia che ha lavorato per anni presso le locali scuole promuovendo tra i bambini ed i ragazzi la ricchezza della tradizione popolare resiana, tramandando ai più giovani molte favole resiane. Alla cerimonia di premiazione, presentata da Iside di Lenardo, hanno partecipato il Presidente dell’Associazione ViviStolvizza, Giancarlo Quaglia, il Segretario Giuliano Fiorini, il Sindaco del Comune di Resia, Sergio Chinese, il direttore dell’ente Parco delle Prealpi Giulie, dott. Stefano Santi ed alcuni studenti dell’Università di Udine. Alla cerimonia è seguito un allegro convivio presso l’Albergo Ristorante “Alle Alpi”.
Fotografie: Archivio fotografico UN FUTURO PER RESIA
S.O.S. SCUOLE
Nelle ultime settimane, si parla sempre più insistentemente della chiusura delle scuole medie di Resia. Negli ultimi anni il numero degli iscritti è calato costantemente, pertanto, viste le nuove norme sulla scuola, pare che tale possibilità sia sempre più vicina, ma comunque si parla del 2012 come data fatidica per la chiusura del plesso.
Considerando i numeri pare che anche la scuola dell’infanzia e la scuola primaria abbiano ormai i giorni contati. Non sono buone notizie per la nostra comunità! Senza le scuole Resia sarà più vuota e quante giovani famiglie saranno costrette a spostarsi e preferire Comuni maggiormente serviti e con scuole funzionanti? Sicuramente molte. Dobbiamo assolutamente evitare che le scuole vengano chiuse anche considerando che al loro interno ci lavorano molte persone e che è attivo anche il servizio mensa che serve i pasti agli alunni ma anche agli anziani della valle. Si rende necessario fare quanto possibile per mantenere il plesso scolastico attivo a Resia magari chiedendo delle deroghe all’Ufficio scolastico regionale facendo leva sulla nostra specificità linguistica e culturale tanto sbandierata negli ultimi tempi ma che, senza bambini e ragazzi, andrà perduta molto presto.
Quello delle scuole è un problema molto serio ed andrà risolto per evitare un definitivo spopolamento della valle.
Michele Di Floriano
UN FUTURO PER RESIA
L'ACQUA E' DI TUTTI!
Spesso sentiamo parlare di privatizzazione dell’acqua e del rischio che corriamo, quello cioè di rischiare di perdere questo bene così prezioso e fondamentale per la vita di tutti. I cittadini devono essere coscienti dell’importanza delle campagne di informazione che vengono portate avanti da tanti volontari in questi ultimi mesi.
Le ultime leggi in materia di gestione del servizio idrico segnano una decisa affermazione della concezione privatistica che considera l’acqua non più un bene comune, appartenente a tutti e privo di rilevanza economica, ma un bisogno ed in quanto tale da affidare alle rigide regole del mercato. L’acqua diventa un prodotto da vendere e da comprare.
Questo significa che l’acqua diverrà sempre più un bene a pagamento ed anche le zone di montagna, ricche di acqua, saranno costrette a sottostare a nuove leggi di mercato che decideranno il prezzo di questo vitale bene comune. Ce ne siamo già accorti la scorsa estate e nei giorni scorsi con l’arrivo delle bollette … Ma noi cittadini, concretamente, cosa possiamo fare? Possiamo, anzi dobbiamo, far sentire la nostra voce ed esprimere la nostra contrarietà!
Sono state intraprese molte iniziative utili a sensibilizzare la nostra Regione che potrebbe modificare la legge regionale n. 13 del 23 giugno 2005 restituendo ai Comuni la gestione diretta dell’acqua. Già la Provincia Autonoma di Bolzano si è mossa con successo in questa direzione. Il Comitato “Aghe di Mont”, che raggruppa vari comitati dell’Alto Friuli, ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione che prevede la possibilità di inviare una lettera al Presidente della Regione nella quale si chiede di intervenire al più presto riconoscendo l’acqua quale bene comune non mercificabile.
In molti locali pubblici di Resia c’è la possibilità di reperire il fac – simile della lettera da sottoscrivere, firmare e spedire alla Regione. Sicuramente, se molti cittadini si faranno sentire, la Giunta Regionale dovrà prendere in seria considerazione questa richiesta.
Maurizio Di Lenardo
UN FUTURO PER RESIA
P.S. Mentre scrivo a Prato e località limitrofe manca l'acqua per il 4° giorno consecutivo, il tutto a causa di un guasto ancora non identificato, .... Buon anno nuovo!
Le ultime leggi in materia di gestione del servizio idrico segnano una decisa affermazione della concezione privatistica che considera l’acqua non più un bene comune, appartenente a tutti e privo di rilevanza economica, ma un bisogno ed in quanto tale da affidare alle rigide regole del mercato. L’acqua diventa un prodotto da vendere e da comprare.
Questo significa che l’acqua diverrà sempre più un bene a pagamento ed anche le zone di montagna, ricche di acqua, saranno costrette a sottostare a nuove leggi di mercato che decideranno il prezzo di questo vitale bene comune. Ce ne siamo già accorti la scorsa estate e nei giorni scorsi con l’arrivo delle bollette … Ma noi cittadini, concretamente, cosa possiamo fare? Possiamo, anzi dobbiamo, far sentire la nostra voce ed esprimere la nostra contrarietà!
Sono state intraprese molte iniziative utili a sensibilizzare la nostra Regione che potrebbe modificare la legge regionale n. 13 del 23 giugno 2005 restituendo ai Comuni la gestione diretta dell’acqua. Già la Provincia Autonoma di Bolzano si è mossa con successo in questa direzione. Il Comitato “Aghe di Mont”, che raggruppa vari comitati dell’Alto Friuli, ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione che prevede la possibilità di inviare una lettera al Presidente della Regione nella quale si chiede di intervenire al più presto riconoscendo l’acqua quale bene comune non mercificabile.
In molti locali pubblici di Resia c’è la possibilità di reperire il fac – simile della lettera da sottoscrivere, firmare e spedire alla Regione. Sicuramente, se molti cittadini si faranno sentire, la Giunta Regionale dovrà prendere in seria considerazione questa richiesta.
Maurizio Di Lenardo
UN FUTURO PER RESIA
P.S. Mentre scrivo a Prato e località limitrofe manca l'acqua per il 4° giorno consecutivo, il tutto a causa di un guasto ancora non identificato, .... Buon anno nuovo!
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