lunedì 18 maggio 2009

Alleanza nelle Alpi: noi ci crediamo!

La Rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”, fondata nel 1997, è un’associazione di comuni di sette paesi del territorio alpino. I comuni membri, insieme ai loro cittadini, si impegnano per uno sviluppo sostenibile dello spazio alpino. I comuni membri individuano nella convenzione delle Alpi la premessa e il filo conduttore dello sviluppo sostenibile del territorio alpino. L’attuazione della Convenzione deve prendere vita là dove i singoli possono dare il loro contributo, ovverosia nel comune. Per non dover reinventare la ruota ogni volta, la Rete di comuni offre la possibilità di uno scambio di esperienze e di informazioni, superando le barriere linguistiche e culturali tramite pubblicazioni ed eventi.

Membri italiani di “Alleanza nelle Alpi”:

Andreis, Aviano, Bardonecchia, Berbenno, Budoia, Caneva, Cimolais, Claviere, Comeglians, Comunità montana del Friuli occidentale, Eppan/Appiano, Erto e Casso, Fontainemore, Massello, Montereale Valcellina, Naturns/Saturno, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, San Zeno di Montagna, Telve Valsugana, Treviso Bresciano.


"Il nostro impegno per un’alleanza tra le montagne e le valli alpine può migliorare la qualità della vita. Il patrimonio umano e l’ingegno saranno la base per il futuro dei paesi alpini e dei villaggi di montagna del mondo se sapremo valorizzare le culture e rispettare l’ambiente."
Antonio Zambon, Sindaco di Budoia, Vicepresidente "Alleanza nelle Alpi"

queste e altre informazioni possono essere trovate al sito: http://www.alpenallianz.org/it

6 commenti:

  1. Molti comuni friulani sono presenti in questo elenco. Antonio Zambon è riuscito a far preparare i menù della mensa scolastica di Budoia con prodotti del territorio, creando una filiera diretta produttore/consumatore che consta di pochissimi passaggi.
    Credo che Resia abbia bisogno di conoscere quanto già esperito negli altri comuni con realtà simili alla nostra (quanto succede nel pordenonese non è un esempio troppo distante!).
    Bisogna uscire dal proprio guscio, e... copiare quanto di buono fanno gli altri!


    Verdiana



    http://www.alpenallianz.org/it/servizio-dinformazione/pubblicazioni/bollettino/resoconto-2002/bollettino-01-2006

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  2. Perchè invece di copiare non trovate voi una soluzione magari migliore,sinceramente a me darebbe fastidio essere copiato.e poi se cominciamo a copiare quello che fanno gli altri avete sbagliato in partenza la vostra campagna di pubblicità per l'elezioni

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  3. Si chiamano "best practice" (in italiano normalmente si dice "buone pratiche") e la loro conoscenza è il punto di partenza fondamentale per la creazione di ogni progetto. Sapere quanto è stato fatto da realtà analoghe alla nostra ci garantisce immediatamente due risultati, uno conseguenza dell'altro:
    - il primo è quello di conoscere quanto è stato fatto da altri ed eventualmente migliorarlo in valore assoluto o migliorarlo in relazione alla realtà specifica del territorio dove si va a riproporre la buona pratica
    - il secondo è quello di tutelarci in caso il primo progetto (o la nostra prima idea) non abbia avuto il risultato sperato. Sapere come si è conclusa un'esperienza a casa degli altri mi aiuta a fare meglio a casa mia!

    Per quanto riguarda l'"essere copiato", questo non sembra essere un problema dal momento che la condivisione dei risultati raggiunti è per il gestore del progetto già un obiettivo da raggiungere- ad esempio a livello E.U. è sempre opportuno fare promozione (anche con apposite pubblicazioni e siti internet ad hoc) dei risultati ottenuti.

    Personalmente credo che sia importante sapere quale sia il trend di determinati settori (ad esempio qua possiamo parlare di sviluppo locale in genere, ma anche di singoli settori... sentieristica, gestione energie, mobilità...) per creare una conoscenza del punto di partenza.
    L'abilità sta nel migliorare quanto è stato fatto dagli altri e conseguire il miglior risultato nella nostra valle.
    Il verbo "copiare" significa poco di per sé...

    Conoscere i progetti altrui fa capire punti di forza e di debolezza e stimola la creatività per le nuove soluzioni. Io non credo che nessuno possa e debba bastarsi per se stesso - né in un gruppo di persone, né in una valle, né nelle Alpi.

    Verdiana

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  4. Ciao!
    Mi inserisco nella vostra discussione.
    Secondo me, non si tratta di “copiare” ma di “condividere” …opportunità, buone pratiche e progetti. Per esempio: sapere come il Comune di Ovaro ha risolto la questione del problema casa per i giovani è sicuramente importante per risolvere il problema anche da noi.
    Oppure, seguire da vicino le vicende del “progetto sfalci” di Paularo ci darà sicuramente degli spunti importanti per dare una risposta concreta a quanti vogliono che il problema sia risolto al più presto. Ho letto anche del progetto del “mercato della terra” del Comune di San Daniele o di come alcuni comuni carnici abbiano risolto la questione Asilo nido.
    Insomma, c’è molto da imparare dagli altri, dalle loro esperienze e dalle loro intuizioni.
    Date un’occhiata al sito www.comunivirtuosi.it mettono in rete progetti di Amministrazioni comunali del tutto “copiabili” o meglio “esportabili”.

    Ciao a tutti!

    Pamela

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  5. ciao,,,Cara Pamela ok condividere certe idee...Ma ti ricordo che il progetto casa a Resia e molto difficile da mettere in pratica.(Vediamo il Lario)case chiuse perchè la gente le tiene li per venire in ferie.E magari in comune la lista è molto lunga di giovani in attesa di una casa qui a resia.Proprio in questi giorni guardavo le case di oseacco come si stanno chiudendo,perchè???,perchè i giovani che lavorano fuori (quei pochi)preferiscono stare fuori,quì i locali si stanno chiudendo il disagio e visibile in qualsiasi stagione,l'inverno la neve,(quasi la maggior parte di persone rovina la macchina scivolando sul ghiaccio,soldi che vanno via.)Poi si preferisce stare fuori per risparmiare anche in benzina,(fare un centinaio di km al giorno penso non piaccia nessuno).PROGETTO SFALCI- ma ti rendi conto cosa stai dicendo--era già stato proposto dall'altra amministrazione purtroppo naufragata in partenza.Comunque un buon lavoro per voi e le vostre idee copiabili---a scusa "esportabili"

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  6. Per resiani-val Resia: scusa se tardo nella risposta, ho notato il commento solo ora. Non so se mi conosci personalmente, io sono un caso di resiana tornata a Resia. Ho vissuto 10 anni fuori valle e dopo lungo, lunghissimo cercare ho trovato un'appartamento in affitto a Prato. So benissimo quali sono gli svantaggi della vita a Resia, d'estate, d'inverno,...
    Il problema CASA c'è e va risolto, l'amministrazione comunale ha il DOVERE di risolvere la situazione! Costruire immobili comunali, ristrutturare il Lario, dare una sistemata alle Caritas, trovare una nuova area edificabile. Queste sono le prime cose da fare e si possono fare! Progetto sfalci: verissimo il progetto è naufragato prima ancora di iniziare, c'erano € 60.000 messi a disposizione della Comunità Montana (non dalla precedente amministrazione). Ti sei mai chiesto come mai è naufragato?
    Grazie per il buon lavoro!
    Pamela

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