venerdì 7 agosto 2009

ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA...


Qualche anno fa ho fatto una delle vacanze più belle della mia vita. Era inizio dicembre, avevo appena passato la prima parte dell'esame di diritto privato (28 nel parziale, un successone!) e stavo per cominciare il mio consueto periodo di piccola renna di Babbo Natale al centro commerciale... Insomma, considerando che poi a febbraio c'era la seconda parte di diritto privato, era proprio il caso di fare un break.
Volo MyAir Venezia-Bucarest, una settimana lunga, ospite della mia compagna di facoltà che là stava facendo il suo Erasmus. Dopo qualche giorno nella capitale (davvero un impatto molto forte) abbiamo deciso di andare a fare un giro in montagna. Direzione Sibiu, 4 giorni in Transilvania. In treno ho assistito a delle scene che da sole meritavano l'intero viaggio, vecchiette che non avendo di che pagare il biglietto si sdebitavano con una manciata di nocciole, uomini invece cacciati (e calciati) giù dal treno con sberle degne di Bud Spencer (il controllore incuteva oggettivamente timore).

In Transilvania la gente gira con il carro trainato dai cavalli (non voglio generalizzare, ci sono anche le macchine!, ma di carri ce ne son molti), per arrivare alle case ai margini del bosco non ci sono strade e non ci sono pali della luce. Lungo tutto il viaggio bellissimi panorami di boschi di frassino e l'aria di un inverno ancora mite.
Brasov è sempre stata una città tedesca, le decorazioni natalizie che cominciavano a vendere non avevano niente da invidiare a quelle che compro al mercatino di Salisburgo. I Carpazi meridionali son detti anche Alpi transilvaniche... e sembrano proprio le sorelle delle nostre Giulie.

Insomma, io ho un ricordo bellissimo di questa vacanza e non perdo occasione (come potete ben leggere) di farne una super pubblicità.

Al viaggio di ritorno ho visto anche il lato B delle campagne tra la Transilvania e la capitale. La lettera B sta per buio. Un viaggio notturno, senza luce nello scompartimento e senza una sola luce fuori a segnare la presenza di una casa o di un paese. Niente.

E' stato un po' bello (però non troppo) rivivere questa esperienza a Prato questa settimana.
Nessuna luce a illuminare la piazza sconquassata, forse è anche in questo caso una mossa per il turismo estivo... Non vedere per non sapere.

2 commenti:

  1. WOW! Che bello! Un post da 10 e... ops scusa, da 30 e lode. Quasi un curriculum vitae per dire che a Prato non c'è luce. Bello veramente, complimenti a chi l'ha postato.
    Se mancherà l'acqua ci racconterà del suo viaggio a Sharm o nel deserto del Sinai?
    FC

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  2. L'acqua è già mancata e se n'è parlato... e sinceramente spero non se ne debba riparlare, sarebbe molto brutto.
    Volevo ricordare solo la democraticità del mezzo "blog": non si è obbligati a leggerlo, mentre si ha tutta la libertà di scriverlo! Si può sempre andare al fiume a farsi un giro, in alternativa, no?

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