mercoledì 12 agosto 2009

SEMPRE MENO

E’ stato diffuso nelle ultime settimane il testo pubblicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “2009 Regione in cifre”. La pubblicazione fornisce dati statistici ed altre informazioni molto interessanti circa diverse tematiche relative alla vita della nostra regione. I temi principali sono: autonomie locali, territorio e popolazione, ambiente, trasporti, edilizia e opere pubbliche, settori produttivi e lavoro, credito, contabilità economica e finanza regionale, settori sociali, cultura e comunità linguistiche, giustizia e infine strategia di Lisbona. Il testo riporta i dati relativi a tutti i Comuni delle quattro province della regione.
L’occhio cade subito a pagina 29 sulla tabella dedicata a “FVG POPOLAZIONE RESIDENTE E SUPERFICIE PER COMUNE – Situazione al 31.12.2008”.
Purtroppo, ecco che il dato di Resia riporta un segno meno: - 2,3 %. Un dato negativo che si ripete ormai ogni anno. I residenti a Resia al 31.12.2007 erano in totale 1175, al 31.12.2008 erano 1148, meno 27 unità. Non serve ricordare che, se il trend negativo dovesse continuare, cosa purtroppo alquanto probabile, nel giro di 3 o 4 anni il nostro Comune si ritroverà ad amministrare un territorio abitato da meno di 1000 persone. Anche i Comuni a noi vicini riportano il segno meno, Resia però ha la percentuale di calo più alta: Resiutta si ferma al – 1,2%; Moggio Udinese al – 1,6%; Chiusaforte al – 1,3%; Lusevera al – 0,5% e infine Venzone – 0,8%.
E’ ormai evidente e chiaro a tutti che la montagna friulana si trova in forte sofferenza demografica, si rendono assolutamente necessari interventi di rilievo che possano far fronte alla questione. Lavoro femminile, lotta al precariato femminile, asili nido pubblici, stabilità dell’offerta scolastica, baby sitter comunali, alloggi comunali per giovani coppie, mutui agevolati, bonus bebè, adeguamento dei prezzi degli articoli per l’infanzia… tutte queste iniziative, già attuate con successo negli stati vicini, potrebbero concorrere concretamente alla risoluzione del problema. Ciò che manca è una efficace programmazione nel settore delle politiche della famiglia, si discute molto di calo demografico ma la questione non viene mai concretamente affrontata se non con iniziative “spot” destinate ad una certa fascia di cittadini e limitate nel tempo.
La situazione in Comune di Resia rimane grave, nulla è stato fatto in questi ultimi 10 anni. Non si ricordano, infatti, iniziative volte al superamento dei numerosi disagi che i genitori sono costretti a superare. Tra il 1999 ed il 2000, la passata amministrazione Barbarino rifiutò anche un contributo regionale per la costruzione di un edificio da adibire ad asilo nido. Perché? “Perché tanto a Resia bambini non ce n’è!”. Certo, e se continuiamo con questa politica, stiamo sicuri che non ce ne saranno più! Niente baby sitter comunali, niente sezione primavera, niente adeguamento prezzi, nessuna attività indirizzata alle giovani madri, … Ovviamente il segno meno è dato dal saldo negativo tra le nascite ed i decessi più i cambi di residenza. Molti resiani sono costretti ad effettuare tali spostamenti di residenza per vari motivi, i più frequenti sono il lavoro e la 1^ casa. Si registra anche il curioso caso della “fuga dei residenti” notata subito dopo l’appuntamento elettorale …
Ora, archiviamo il passato e guardiamo al futuro. Pretendiamo la massima attenzione da parte dell’Amministrazione Chinese su questa questione. Solo programmando iniziative valide ed efficaci sarà possibile passare dal segno meno al segno più.
Attendiamo impazienti il Tagesmutter.

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